chi siamo
Non ricordiamo una fase così difficile e pericolosa come questa per le nostre vite e per la democrazia che nel dopoguerra si è affermata grazie al lavoro nella Costituente e al primo voto delle donne. La confusione e lo svuotamento della politica che misuriamo nelle prime fasi della campagna elettorale affrettata, con la legge elettorale che non è stata cambiata nonostante l’impegno di quelli che hanno votato per la riduzione dei parlamentari, ci preoccupano e non sappiamo quanto possano contare appelli e petizioni che si susseguono e che chiedono almeno buon senso.
Per questo abbiamo ripreso il nostro manifesto ecofemminista, scritto agli inizi della pandemia e pubblicato con gli altri lavori dei gruppi di #dalla stessa parte sotto il titolo “Il mondo che vogliamo” che riproponiamo qui, mettendo in evidenza i tre che ci hanno maggiormente coinvolte: ecofemministe e sostenibilità coordinato da Laura Cima, la scuola coordinato da Alessandra Bocchetti e Rosangela Pesenti, la salute coordinato da Livia Turco, promotrice dell’appello.
Oggi il nostro manifesto è di estrema attualità visto che solo le donne convengono nell’obiettivo comune di cambiare paradigma e modello di sviluppo insostenibile.
Chiediamo prima di tutto alle ecologiste e alle amiche che hanno lavorato per mesi con passione a definire questi contenuti, per poi vederli chiudere in un cassetto senza nessuna spiegazione, di mettersi in contatto con noi, leggere il decalogo e rileggere il mondo che vogliamo, che sono un utile riferimento per affrontare una campagna elettorale affrettata, che non ci coinvolge perché tutta al maschile ed escludente per chi non sta nei governi, nazionale e locali. E le donne autonome che sanno parlarci con empatia partendo da sé e non dagli slogan dei loro capi, sono veramente poche. Noi vorremmo coinvolgerle tutte, quelle che stanno nelle istituzioni, nelle associazioni e nei luoghi decisionali insieme alle donne che stanno ribellandosi ad una chiamata al voto utile per altri e non per loro.
Abbiamo creato questo sito perché abbiamo radici e non ci piace buttare nulla di ciò che abbiamo pensato, scritto, sperimentato prima di oggi. E siamo curiose di conoscere che cosa pensate.
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