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Claudia Pecoraro, attivista femminista, Consigliera comunale a Salerno per il MoVimento 5 Stelle, Vice-Presidente del Consiglio Comunale, Avvocata esperta in violenza di genere e diritti civili.

Da cittadina, attivista e politica non posso non sottoscrivere ogni parola del Decalogo ecofemminista. Il sistema strutturato, per come lo conosciamo, si è dimostrato profondamente inadeguato a rispondere in maniera concreta alle esigenze della società, radicato, com’è, su forme di gestione del potere patriarcali e autoreferenziali.

foto di claudia pecoraro

Abbiamo bisogno di mettere al centro del dialogo politico e dell’azione di Governo nuove forme di consapevolezza sociale e culturale. I punti richiamati dal documento, infatti, rappresentano le tematiche che ogni attivista femminista ha affrontato nella propria storia e nel proprio percorso di formazione e costruzione di sè, e devono diventare i pilastri di una politica che voglia davvero guardare al benessere delle cittadine e dei cittadini, al di là di interessi personali e personalistici.

La pandemia ed il lockdown ci ha dimostrato ancora una volta che il sistema sociale e sanitario sono inadeguati. Il 73% dei posti di lavoro persi a causa dell’emergenza COVID in Campania era occupato da donne. Il gender pay gap nel nostro Paese si attesta ancora al 20%. Occorrono politiche che con serietà e volontà mettano al centro l’obiettivo del raggiungimento della parità di genere, della neutralità climatica, della gestione delle risorse naturali, di un sistema di Salute (che non è solo sanità) pubblica, di inclusione e sostegno sociale.

Grazie a Laura Cima e alle compagne per questo documento prezioso e per la loro costante lotta.

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